Print this page

BRESCIA E LE SUE PIAZZE

MEZZA GIORNATA

Incontro del gruppo con la guida presso Bus Terminal a Largo Torrelunga.

Si comincia con Piazzale Arnaldo, dove c’è il Mercato dei Grani, testimone dell’Architettura della prima metà dell’Ottocento e, quindi del nuovo piano urbanistico napoleonico, che prevedeva, già alla fine del 1700, un centro - città elegante, con teatro e boutiques, e, l’esterno, a ridosso delle mura, con attività commerciali e mercati. Tale progetto è stato terminato dagli Austriaci.

(Evidentemente si parlerà dell’Agostiniano Arnaldo da Brescia, che, nel XII secolo, predicò contro il potere temporale della Chiesa, e questo lo portò alla condanna a morte. La statua risale al XIX secolo e sotto vi è questa scritta: “… al martire del libero italico pensiero …”).

Si raggiunge Via Musei (Decumano Massimo dell’epoca romana) e si comincia il giro panoramico della città che prevede Piazza del Foro, con una sosta davanti al Tempio Capitolino, davanti al teatro e di fronte ai resti del portico laterale. Un primo forte impatto, decisamente inaspettato, con resti archeologici piuttosto imponenti.

Si continua fino a Piazza Paolo VI, dove ci sono tre monumenti davvero straordinari: il Broletto (Palazzo Comunale) e la Rotonda (Duomo Vecchio), entrambi del periodo medievale (costruiti fra il XII e il XIII secolo) e, poi, il Duomo Nuovo, che contrasta enormemente con gli altri edifici a fianco, perché costruito nel XVII secolo.

Il Broletto è visibile solo dall’esterno (si attraversano comunque i cortili interni) ma le due Chiese meritano di essere viste anche all’interno: il Duomo Vecchio, con la sua atmosfera semplice di stile romanico-lombardo, con la cripta appartenente alla Chiesa preesistente, le volte, i resti di epoca romana e capolavori del Moretto… il Duomo Nuovo ha al suo interno uno stile baroccheggiante e neoclassico e, soprattutto tre ante d’organo dipinte dal grande pittore Romanino (Girolamo Romani detto il Romanino), rivale di Moretto ma più attento alla realtà lombarda (La storia dell’arte lombarda ha avuto un ruolo molto importante nel realismo pittorico).

Si termina con un cenno al Rinascimento di Piazza della Loggia e l’architettura Palladiana del palazzo principale, ora Municipio della città. Assolutamente degna di nota, la Torre dell’Orologio, con le 24 ore, le fasi lunari e i due automi che battono le ore.