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LAGO D’ISEO E VALCAMONICA

Appuntamento con la guida a Iseo alle 9.00 circa

Si parte per la Sebina Orientale: si costeggia il lago, andando verso nord, e si illustrano le località che si attraversano (Sulzano, Sale Marasino, Marone), si ammira la bellezza dell’isola in mezzo al lago: la grande Montisola, dove sopravvivono tradizioni del passato, leggende, fatti storici particolari … e si vedranno anche le due isole minori di Loreto e San Paolo.

   
  

Si raggiunge LOVERE e si visita il borgo medievale con le sue Torri antiche, dalla piazza XIII Martiri che si affaccia sul porto con splendidi palazzi che le fanno da corona e da qui attraverso il rione delle “beccarie” alla Piazza Vittorio Emanuele dove confluiscono tutte le piccole e strette vie e si colloca la Torre Civica. Salendo dal lungolago s’incontra l’imponente costruzione della Basilica di S. Maria in Valvendra, edificata nel corso del ‘400 nell’alveo di un torrente, preziosi all’interno le ante dell’organo dipinte dal “Moretto” e l’altare maggiore dei Fantoni.

A seguire, la scoperta di PISOGNE, in particolare la Chiesa di Santa Maria della Neve, chiamata anche “Cappella Sistina dei poveri”, uno dei più suggestivi esempi di pittura sacra del ‘500. Tra gli anni 1532 e 1534 Girolamo Romani detto il Romanino affrescò, secondo il tema della Passione di Gesù, le pareti, l’arco santo e la controfacciata di questa chiesa con uno stile che nulla aveva a che vedere con l’accademismo dell’epoca. Le sue figure trasgressive, spesso grottesche, sono ispirate alla semplice gente del luogo.

Ore 13.00 circa, pranzo presso ristorante tipico zona Valle Camonica

Nel pomeriggio, si visita la Chiesa di Santa Maria Assunta di Esine, che contiene il ciclo pittorico realizzato da Giovan Pietro da Cemmo e che si sviluppa attraverso il tema della salvezza e quello della devozione popolare …

 

Si termina con Bienno, capoluogo della Valle dei Magli (Val Grigna), con la visita della Fucina-Museo, se si desidera - (permette di toccare con mano quella che era la dura realtà dell’estrazione della siderite e del lavoro di questo metallo, la creazione di fucine per la realizzazione di attrezzi agricoli ma anche di armi), si vedrà anche il Mulino, tutt’ora funzionante, sempre grazie alla presenza del Vaso Re e il graziosissimo centro storico, che custodisce al suo interno la Chiesa dell’Annunciata, affrescata dal Da Cemmo e poi, dal Romanino, per riallacciarsi al tema della pittura locale.