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LA VALLE CAMONICA

La Valle Camonica è una delle Valli più estese delle Alpi Centrali ed è lunga circa 90 km, dal Passo del Tonale fino al Corno dei Trentapassi, nei pressi di Pisogne, sul lago d’Iseo.

È attraversata in tutta la sua lunghezza dal fiume Oglio.

 

La sua reputazione è dovuta ai parchi di Incisioni Rupestri. Sono oltre 300.000 le figure scolpite sulle pareti rocciose, che fanno della valle un centro d’Arte Rupestre, conosciuto a livello internazionale. Nel 1979 le incisioni della Valcamonica sono diventate parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.  Sono testimonianze della vita degli antichi Camuni ….  figure di animali come cervi, cani … riti di iniziazione alla caccia … scene legate all’agricoltura come arature, carri trainati. Si vede l’uomo impegnato nei momenti di culto (figure umane con le braccia in alto, la rappresentazione del sole).                                                                                                                    Vale sicuramente la pena visitare uno dei vari parchi o musei presenti sul territorio. 

 

Proseguendo nella scoperta dell’arte e della cultura della valle, seguendo gli eventi storici, merita una sosta Cividate Camuno, dove ci sono testimonianze di epoca romana. Fu capoluogo della valle e furono costruiti un Teatro ed un Anfiteatro, i cui resti compongono oggi un Parco Archeologico. A completamento di ciò, si può visitare anche il Museo e un Santuario dedicato a Minerva che si trova poco lontano.                                                                                                                                                                 

C’è la Pieve di San Siro, il Monastero di San Salvatore che testimoniano, invece, l’Arte Romanica in Valle Camonica.

 

Dal Medioevo, al Rinascimento, grazie alla floridezza del Governo della Serenissima, le chiese si arricchiscono di affreschi e cicli meravigliosi: quello tardo gotico del Da Cemmo nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Esine, quello rinascimentale della Chiesa di Sant’Antonio di Breno, visibile solo nell’abside, dove ha lavorato il Romanino.

 

Anche il borgo di Bienno testimonia l’evoluzione che ha avuto luogo dal XIV al XVI secolo:

Durante il Medioevo si sono costruite case torri, per difendere le famiglie più importanti del paese, e di queste oggi rimane qualche testimonianza …nel 1500 sono state costruite anche case signorili, oggi visibili nelle vie centrali … 

Il graziosissimo centro storico, custodisce al suo interno anche la Chiesa dell’Annunciata, affrescata dal Da Cemmo e poi, dal Romanino.

Bienno fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”!

Oggi è definito anche capoluogo della Valle dei Magli (Val Grigna), e si può visitare la  Fucina-Museo, (e quindi, toccare con mano quella che era la dura realtà dell’estrazione della siderite e del lavoro di questo metallo, per la realizzazione di attrezzi agricoli ma anche di armi).

Anche il Mulino ad acqua, risalente al 1400, tutt’ora funzionante, grazie alla presenza del Vaso Re, merita di essere visitato.

 

Non dimentichiamo, infine, il Santuario della Via Crucis di Cerveno, dove soprattutto Beniamino Simoni ha lavorato dal 1752 ed ha realizzato splendide statue lignee, fortemente realistiche.

Un piccolo Sacro Monte con le varie stazioni, ma che implica una discesa ed una risalita: dal peccato alla Salvezza … i protagonisti hanno i volti degli abitanti locali … un teatro scultoreo che prende vita ogni 10 anni, quando si allestisce la Via Crucis Vivente, a cui tutta la comunità partecipa con grande entusiasmo!